Due libri a settimana: n.3

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E siamo arrivati al terzo appuntamento con la nostra rubrica settimanale. Sto cercando sempre di proporvi libri validi che trattino argomenti diversi, di modo che ognuno di voi possa trovare quello che più gli interessa e leggerlo. Ci sono tante belle novità in arrivo, per ora eccovi i due testi che ho ritenuto doveroso recensire. Buona lettura.

di Redazione

goletoI misteri del Goleto
Marco Di Donato
Youcanprint, 2013
Pagg. 140
Euro 14,90

Sempre più ricercatori stanno volgendo il loro sguardo verso i tesori locali della nostra bella penisola che vive un momento nero dal punto di vista della salvaguardia dei beni culturali. Fortunatamente essi non accettano il disgregarsi nell’oblio della memoria storica del nostro Paese e tentano di preservarla (e di comprenderla) per lasciarla intatta a coloro che ci succederanno. Plauso che va certamente anche a Marco Di Donato per il suo impegno nella divulgazione dei segreti di una delle abbazie più belle che io abbia mai visto: l’abbazia del Goleto.
Ci siamo recati con l’autore, assieme a ricercatori e colleghi giornalisti, per effettuare alcuni rilevamenti in questo gioiello sperduto tra i boschi e le vallate irpine, in una fredda ma brillante mattina di Novembre.
L’abbazia è un concentrato di sorprese architettoniche: un’antica chiesa di cui restano poche mura in cui morì letteralmente il suo fondatore nel 1142, una chiesa barocca scoperchiata che sembra il set di un film e una terza chiesetta sopraelevata di epoca medievale, che sembra quasi il luogo adatto per un Capitolo. Impressionante, poi, la torre d’avvistamento voluta dall’abbadessa Febronia, spettrale lo scolatoio dove essiccavano le monache in decomposizione e certamente incredibile il luogo in cui sorge il monastero, attorniato dai monti imbiancati, perfetto per pregare e meditare in pace.
Ma tutto questo è solo una parte di ciò che si può scoprire, perché Di Donato, nel suo acuto studio sul Goleto, fa notare tanti particolari apparentemente fuori posto, ma che messi assieme raccontano una storia curiosa, la stessa che vi invitiamo a “vivere” leggendo il suo I misteri del Goleto. Enigmatiche iscrizioni e sculture poco ortodosse vi catapulteranno in un medioevo diverso da quello canonico che vi incuriosirà non poco. Marco Di Donato vi farà il raro regalo di partecipare a ricerche ancora in corso, invitandovi anche a scoprire un luogo magico ma ancora semisconosciuto al grande pubblico. Sono certo che, alla fine, salirete in auto decisi a dirigervi in Irpinia, verso l’abbazia da Di Donato sapientemente affrescata nella vostra mente.

croce e compassoLa croce e il compasso
Giovanni Tomassini
Atanor, 2013
Pagg. 80
Euro 12,00

Di questo libro abbiamo avuto, tempo fa, il piacere di scrivere la quarta di copertina. Alla sua terza pubblicazione con Atanor, Giovanni Tomassini non si smentisce. Punta su un testo di facile comprensione, fruibile come un manuale, dotto come un fondo d’archivio e avvolgente come un romanzo. Ma questa non è fiction, è la storia di un territorio in cui avvengono fatti straordinari, ove nascono uomini dal grandioso avvenire e culti eretici sorgono per contrastare l’ortodossia stagnante della Chiesa di Roma. In Umbria c’è storia ovunque, soprattutto tra le pagine non scritte di un passato che da fastidio a molti, compresi i padri dell’Italia unita. Tomassini fa saggiamente notare le incongruenze di una narrazione storica povera e lacunosa e colma i suoi dubbi con la documentazione più inaspettata. Tanti fatti li leggerete solo su La croce e il compasso di Tomassini, ma solo perché si è sempre ritenuto storicamente corretto non scavare più a fondo della versione ufficiale.
Nella quarta di copertina scrivemmo una frase che teniamo a ribadire, questo è un piccolo gioiello, […] che restituisce una parte importante alla memoria di ogni cittadino italiano moderno e ancora, ne scaturisce un saggio che è un esempio di rara onestà, abilmente documentato, che divulga argutamente i suoi contenuti così come dovrebbero apparire nei libri di scuola.
Ci stupiremmo se qualcuno asserisse il contrario, non tanto per il valore delle mie opinioni, quanto per quello indiscutibile di questo breve saggio.
Ciò che apprezziamo dello stile di Tomassini è la sua capacità di dire solo ciò che è necessario e di farlo nel miglior modo possibile, per giungere in modo chiaro a tutti. Crediamo sinceramente che dovremmo prendere esempio ed imparare a scrivere solo quando ne vale davvero la pena.