Un viaggio nell’Inferno di Dante sulle note di Francesco Paniccia

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Presso “Spazio Artificio” un nuovo successo per il compositore di Terra Incognita che con le sue musiche ha accompagnato la proiezione del capolavoro di Giuseppe de Liguoro “L’inferno”, che illustra la prima cantica della Divina Commedia

di Redazione

Un’ora e sette minuti a spasso per l’Inferno. Questo uno dei possibili sottotitoli della serata “Cinema di Note”, tenutasi a Spazio Artificio venerdì 15 giugno, alle ore 21. In programma la proiezione del film capolavoro l”Inferno”, kolossal diretto dal regista napoletano Giuseppe de Liguoro tra il 1909 ed il 1911, ispirato alla prima cantica della Commedia di Dante Alighieri. Occorsero circa centomila lire di spese per realizzarlo (cifra assai ragguardevole per l’epoca), centinaia di persone tra attori e comparse, sorprendenti effetti speciali e suggestive “locations”. Proiettato per la prima volta al Teatro Mercadante di Napoli, il 10 Marzo del 1911, fu il primo successo internazionale della cinematografia nostrana, tanto in termini di validità artistica, che di botteghino (il film avrebbe incassato la bellezza di due milioni di dollari soltanto in America).
A supportare musicalmente la pellicola, Francesco Paniccia, pianista e compositore dall’acclarato talento, con la collaborazione dell’attrice e cantante Gaia Riposati, alla cui bellezza ed intensità vocale è andato il compito di animare le parti cantate della rappresentazione. Azzeccatissimo l’intero apparato sonoro, libero da qualsivoglia vincolo stilistico ed in totale sintonia con l’”infernale” lavoro di de Liguoro, grazie ad un “crossover” di impasti strutturalmente classici, sonorità antiche, improvvisazioni atonali, suggestioni “minimal”, con un dolce richiamo alla tradizione melodica yiddish. Il tutto ha avuto luogo di fronte ad un nutrito pubblico affascinato dalla pellicola, dalla spiccata personalità pianistica nonché creativa di Francesco Paniccia, e dalla carica espressiva di Gaia Riposati, sempre attenta ai fatti e le questioni musico-visive.
Ennesimo “colpo d’autore” della dinamica squadra di Artificio. L’evento è, difatti, il secondo di un ciclo in tre serate che la dirigenza dello spazio ha consacrato al genere muto, con musiche originali eseguite dal vivo dallo stesso Paniccia. Nella prima si è esplorata la filmografia di G. Meliés, mentre nel terzo ed ultimo appuntamento verrà proiettato sullo schermo il Faust di F.W. Murnau.
Nella suggestiva cornice che ospitò il primo Bagaglino di Gabriella Ferri, da circa un anno e mezzo il regista Fabrizio Bancale e Gaia Riposati, con la preziosa collaborazione dell’attore Massimo Di Leo e di Cecilia Riposati, ospitano e creano eventi di vario ordine e natura, all’insegna dello scambio culturale, della comunicazione di valori fondanti dell’arte, ottemperando con sapienza al binomio “qualità- quantità”, e rendendo il pubblico sempre “attivo” rispetto agli “accadimenti” artistici. Una giovane realtà intellettuale cui va il nostro più vivo apprezzamento e che, ne siamo certi, di molto potrà arricchire il tessuto sociale capitolino, e non solo.

“Spazio Artificio” è a Roma, in Vicolo della Campanella, 4. Per info e prenotazioni relative agli spettacoli, vi rimandiamo al suo sito web: http://www.spazioartificio.it/